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Matasse da sbrogliare, ruoli da reinventare

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La scuola e la vita ai tempi del covid19

di Annalisa Tasselli

La quarantena scandisce le mie giornate, vedendomi impegnata in particolare su due fronti, la scuola e la famiglia, in pratica come accadeva anche prima. Certamente in maniera diversa e non sempre semplice, perché talvolta capita di trovarsi tutti impegnati nella DAD (la famigerata didattica a distanza) e possono sorgere problemi tecnici e situazioni da districare… Magari può capitare che avvenga una richiesta di aiuto dalle mie figlie e che io non riesca subito a rispondere prontamente ad entrambe. E questo spesso accade quando mio marito si trova a lavorare in “prima linea” all’interno di un ipermercato… (altro pensiero non da poco…) . Così il mio compito diventa quello di sbrogliare un po’ di matasse…insieme a quello di decidere la ricetta della torta da cucinare tutte insieme!

Dal punto di vista del mio lavoro, quest’anno che per me era già stato piuttosto faticoso (dal momento che ho dovuto affrontare la malattia di entrambi i miei genitori e purtroppo la perdita del mio babbo), ho dovuto veramente reinventare un po’ il mio ruolo, la didattica, ed in parte rinnovare i legami con i miei studenti… Sento particolarmente a cuore le loro situazioni, il loro trovarsi ad affrontare un ultimo anno di liceo, senza poter stare l’uno accanto all’altro, senza poter alleggerire la lezione con una battuta, senza essere potuti andare a fare la loro sacrosanta gita di classe al termine di un percorso di studi, anzi di un percorso di vita…senza provare l’ansia della notte prima degli esami in attesa del compiersi di un vero e proprio rito….

 Nel mio piccolo ho cercato fin da subito di far sentire loro la mia vicinanza, seppur virtuale, apparendo in videolezioni in cui cerchiamo di recuperare, certamente un po’ a fatica, la nostra quotidianità, nel tentativo di passare non tanto delle conoscenze, ma un’esperienza di vita che io sto facendo al loro fianco… Diciamo che anch’io mi sono parecchio messa in gioco, svelando talvolta anche le mie paure di adulta e non solo i miei capelli sempre più scarmigliati.  Non ho mai percepito così chiaramente quanto il mio lavoro possa portare un po’ di speranza e di fiducia nel futuro a questi ragazzi, che sono tanto disorientati e si trovano a provare la fragilità che oggi è di tutti…E allora un invito a scrivermi le loro riflessioni sul valore della scrittura chissà che non possa aver funzionato da ancora per qualcuno di loro o che la lettura di una poesia non abbia scaldato qualche cuore… Poi, pensandoci bene, questi ragazzi, con questa esperienza di vita, maturi lo stanno già diventando e stanno vedendo in fondo che la scuola non è assolutamente staccata dalla vita.

Personalmente devo poi ringraziare di avere la fortuna di avere quel granellino di fede che mi permette di gustare a pieno le cose e spero di fare tesoro di questa opportunità di avere dei tempi cadenzati in maniera diversa, anche durante la fase 2 e 3.