Sulla ricostruzione che verrà.
di C. D.
Operose api, angeli della vita e del futuro,
voi che stringete alleanze tra la primavera e i fiori
e la baldanza colorata dell’estate e dei frutti,
insegnateci il segreto
e torneremo anche noi a produrre
il miele dell’amicizia e della prosperità
se, nel guidare le sorti del mondo e delle anime,
si troveranno donne e uomini
capaci di unire intelligenza e immaginazione,
pazienza e sollecitudine,
onestà e competenza,
quelle che costruiscono progetti
non per il consenso ma per il bene comune,
dove ognuno lavora facendo la sua parte
semplicemente perché è giusto,
semplicemente perché può.
E se non siamo api,
industriamoci di essere alberi
e vento e sole,
perché nessuno sopravvive da solo.
Possiamo farcela,
vogliamo farcela,
dobbiamo farcela.
Ne va di noi e del mondo.
Laboriose api
insegnateci la strada.