Visita del Vescovo Fausto Tardelli alla parrocchia di Bonistallo
Per la nostra parrocchia la visita pastorale del vescovo del 26 e del 31 Marzo è stata senza dubbio motivo di gioia, ma anche di grande attesa. Non un’attesa fine a se stessa, ma un’attesa che ci ha permesso, come operatori pastorali e come parrocchiani in generale, di fare il punto sul nostro percorso di fede, di meditare su cosa sia per noi la parrocchia e dove stiamo andando nel nostro cammino. Don Cristiano aveva suggerito ai vari gruppi di operatori pastorali di intervenire spontaneamente sulla propria esperienza nel compiere un servizio e nella partecipazione alla vita parrocchiale, sempre in un’ottica che ponesse al centro Gesù Cristo e la Parola di Dio, e così è stato. Martedì 26 marzo c’è stata più di un’ora di intenso dialogo e confronto tra il vescovo e i gruppi della Caritas, del Circolo Parrocchiale, dei catechisti, del dopo cresima, dei gruppi di ascolto del Vangelo, di coloro che accompagnano le famiglie al sacramento del battesimo e di coloro che danno sostegno agli anziani e partecipano ai funerali. È emersa tra coloro che portano la comunione agli anziani la forte speranza di riuscire a dare qualcosa e la coscienza di ricevere molto a loro volta. Coloro che accompagnano i genitori per il battesimo dei figli hanno espresso la consapevolezza di trovarsi spesso davanti a persone che non hanno idea di cosa sia il Cristianesimo; si sente quindi l’importanza dell’occasione unica che si ha di annunciare il Vangelo, ma anche di trasmettere la propria fede e far conoscere il percorso di vita cristiana che si sta percorrendo, un percorso che inizia proprio con il battesimo e che non ha mai fine. Tra i membri del Circolo è emersa poi la gioia di riuscire a coinvolgere anche persone estranee alla parrocchia, e la bellezza del compiere insieme un servizio. Stare così a stretto contatto può comportare delle difficoltà e delle incomprensioni, ma dal confronto positivo e dal dialogo tra persone diverse nascono sempre dei buoni frutti. I catechisti hanno portato come testimonianza la soddisfazione che si riceve da una partecipazione davvero attiva alla vita parrocchiale, ma anche una crescente difficoltà nell’instaurare costruttivi rapporti interpersonali coi genitori dei bambini; questa e altre “fatiche” dell’attività di catechesi possono però risolversi in uno stimolo ad una più profonda ricerca personale e nella capacità di far sentire con sempre maggior energia la presenza di Dio nelle vite dei ragazzi.
Tutto ciò ha richiamato all’attenzione le indicazioni del vescovo per l’anno pastorale 2018/2019, e quindi l’importanza di una comunità incentrata sulla fraternità e l’evangelizzazione, in cui si possano instaurare rapporti umani autentici tra persone, ciascuno con le proprie diversità e aldilà delle solitudini.
La visita pastorale si è conclusa Domenica 31 marzo: Monsignor Tardelli ha celebrato la messa nella Chiesa di S. Francesco a Bonistallo, la quale è stata rimessa a nuovo dai recentissimi lavori di restauro e di tinteggiatura, per illuminare con una luce nuova (è proprio il caso di dirlo) e più viva i suoi fedeli e la parrocchia, di cui si avvicina il centenario. La visita del vescovo è stata così un’occasione per iniziare quel percorso di rinnovamento e riflessione a cui il parroco Don Cristiano ha chiamato i suoi parrocchiani, anche in prospettiva di questa ricorrenza, per far sì che tra altri cento anni, con un altro prete, con altre persone, in altri tempi, possa esistere ancora una comunità cattolica attiva a Bonistallo.
Alla celebrazione ha partecipato anche Don Eusebio, fresco di nomina a diacono e futuro sacerdote, già membro amato della comunità. Il vescovo Fausto ha sottolineato nell’omelia il piacere di trovarsi a celebrare la messa in un giorno non eccezionale ma in una normale domenica, e la visita pastorale alle ben 160 parrocchie della Diocesi gli permette proprio questo: partecipare alla vita quotidiana di queste parrocchie e conoscerle nelle loro belle e diverse peculiarità. Infine, ha ricevuto numerose lettere da parte dei cresimandi, e dopo aver promesso di leggerle ciascuna attentamente, ha benedetto tutti i bambini e i ragazzi.
Cosa ci ha lasciato questa visita? Una grande carica per affrontare le gioie e le fatiche dell’attività di operatori pastorali, e una maggior consapevolezza dell’essere parte di un tutto, di una comunità, di una diocesi ampia ma non per questo meno unita, condotta per mano nel cammino di fede dalla sua guida spirituale.
(Giulia Lunardi, una catechista della parrocchia)