Gli auguri di Natale e Le celebrazioni della Notte e del giorno di Natale
Lunedì 24 Dicembre ore 18 Eucarestia vespertina della Vigilia Natale (Chiesa di Poggetto)
ore 23 Eucarestia della Notte di Natale (Chiesa di Bonistallo)
Martedì 25 ore 9.30 e 11 Eucarestia del giorno di Natale (Chiesa di Bonistallo)
La notte di Natale, nella piccola città di Betlemme, nasce nel silenzio di una mangiatoia un bambino. Non importa quanto difficile deve essere stato per Giuseppe e Maria trovare un posto, non importa più la fatica del viaggio da Nazaret a Betlemme, né l’indifferenza della gente o le paure che sempre precedono una nuova nascita. Non importano. Quando un bambino viene alla luce, improvvisamente la notte diventa luminosa, le ansie che attanagliavano il cuore si allentano, le difficoltà dimenticate, e una forza inaspettata e profonda apre dal cuore la gioia e la fiducia nel futuro.
E’ questo l’annuncio di Betlemme, la novità del Natale, che tutti possono sperimentare. Basta solo che scegliamo di vivere almeno un momento facendo attenzione, aprendo gli occhi alla vita, facendo memoria di ogni volta che essa ci ha sorpreso, dei momenti felici, delle persone che ci amano, anche di quello che dal cielo continuano a farlo nello spirito.
Non occorre molto perché sia Natale, solo imparare a sostare, ed assaporare la vita come si gustano i profumi di un calice carezzato dal vino o il pane della tavola ancora caldo del forno. Non ci vuole gran che, solo il coraggio di fermarsi, di ascoltarsi nel profondo, e di credere all’annuncio degli angeli che gridano dai cieli svegliandoci dal torpore di una vita frenetica che addormenta lo spirito e anestetizza le anime.
Sì non occorre molto, solo fermarsi e guardare il bambino di Betlemme, e con lui tutti i bambini del mondo, quelli piccoli e quelli già adulti che hanno dimenticato di esserlo. Fermatevi e guardate, Betlemme è qui, dentro di te, dentro di me, è il mistero del divino che ti abita, quella sorpresa di speranza che anima i nostri desideri e ci spinge a cercare ogni giorno la vita.
Betlemme è lì, dove abita il bisogno di amare ed essere amati, custodito alla memoria del mondo dal Dio paziente e gentile che fa di una mangiatoia di legno e della durezza della pietra, il luogo della vita.
A ni non è chiesto altro che questo: imparare a guardare e ad ammirare, e a lasciarsi guidare dalla luce di Betlemme. E allora ogni notte diventerà luce e ogni cammino possibile, anche quello che oggi ci pare impossibile.
Insegnateci Culla di Betlemme e la Grotta, insegnateci il silenzio che sa ascoltare, la pazienza che ospita, la forza che protegge, l’intimità che permette la comunione. Insegnateci e impariamo, perché sia sempre Natale.
Buon Natale.
don Cristiano D’Angelo