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La banalità che ci salverà

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Riflessioni in margine ad un’intervista a Renzo Piano

La banalità ci salverà!
Le parole semplici, comprensibili ed oneste di Renzo Piano, l’architetto del nuovo ponte di Genova, intervistato in occasione della posa dell’ultima campata, fanno molto pensare.
Il lavoro che ha portato a termine in tempi di record (record per essere in Italia) un’opera imponente e importante non è stato il frutto di deregulation, cioè di una sospensione delle regole, o di scorciatoie, e nemmeno è stato un miracolo, anzi, “quando mi dicono che è stato un miracolo, trovo la cosa persino spiacevole” aggiunge Renzo Piano, “perché non è un miracolo” è “esattamente quello che si può sempre fare. E non c’è niente di speciale lì […] semplicemente c’è stato il fatto che ha prevalso la competenza sull’incompetenza“.
Le cose fatte dagli uomini non sono eterne, ha continuato Renzo Piano, ma le cose durano se ce ne prendiamo cura e se si amano.
Una banalità, afferma l’architetto, ma una banalità che può salvarci anche in questo difficile tempo del corona virus e negli altrettanto difficili tempi che ne seguiranno.

Il nostro paese, invece, troppe volte è il paese dove al posto della banalità regna la complicazione, al posto della semplicità e del buon senso, la burocrazia asfissiante e la confusione. Dove le regole per evitare il malaffare e la mafia, sacrosante e indispensabili, bloccano gli onesti e i rispettosi delle regole.
Allora noi, cittadini, credenti, italiani, rivogliamo la banalità della competenza sull’incompetenza; della cura sul disinteresse, dell’amore sull’egoismo; la banalità del buon senso e dell’essenzialità contro l’iper regolamentazione legislativa che paralizza e confonde; la banalità della solidarietà contro il corporativismo; la banalità della giustizia contro le furberie; la banalità dell’onestà e dell’impegno che premia le idee, l’intelligenza e la creatività, contro la rigidità e il virus della mafia, della pigrizia, della difesa delle posizioni acquisite e dei privilegi.
Rivogliamo la banalità della normalità e dell’arte, quella che costruisce ponti, produce vaccini, salva la vita. E potremmo continuare…
Ridateci la banalità!