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L’attesa che rende tutto più bello. Matrimoni, o quasi, ai tempi del coronavirus.

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di Agnese Puliti e Lorenzo Coppini

Anche noi, come tante altre coppie, abbiamo purtroppo dovuto rimandare la data del nostro matrimonio.

I preparativi si stavano facendo sempre più intensi in questi ultimi mesi e l’entusiasmo, così come una normale e sana ansia, iniziavano a farsi sentire davvero. La data tanto attesa si stava avvicinando e non vedevamo l’ora di condividere con tutti il nostro giorno.

Poi, in modo del tutto inaspettato, sono state imposte le misure restrittive che tutti ormai conosciamo molto bene, e così, tutti i preparativi e i pensieri felici si sono bruscamente arrestati. Abbiamo un po’ aspettato a prendere la nostra decisione, per vedere se la situazione migliorava. Col passare dei giorni però, ci siamo resi conto che la festa che ci siamo da sempre immaginati (cioè con pochi “fronzoli”, ma circondati dall’affetto di tutte le persone a noi più vicine) , non sarebbe stata affatto possibile alle attuali condizioni. Da qui la decisione di rimandare tutto..

La prima sensazione è stata quella di provare una grande tristezza: l’entusiasmo che si blocca, i preparativi che restano fermi, la data tanto attesa che si allontana ancora… In realtà, però, si tratta solo di aspettare un altro anno …. e, forse, questa attesa non farà altro che rendere ancora più bello e significativo quel giorno.

E’ difficile in questo momento così incerto e pieno di tensioni fare progetti a lungo termine o trovare la forza di generare pensieri positivi, però ci siamo resi conto che diventa quasi un “dovere morale e collettivo” sforzarsi di farlo. Ecco che allora ti fermi a pensare ( cosa che non fai mai perché di solito non hai mai tempo) ed inizi ad apprezzare i tempi che si dilatano, le giornate che si allungano e che ti permettono , ad esempio, di trascorrere più tempo con tuo figlio ; o di cogliere aspetti del quotidiano ( positivi e negativi) che la frenesia spesso nasconde o trasforma; o di percepire richieste di aiuto silenziose di persone che ti stanno accanto, ma che di solito non riesci ad ascoltare.

Non diciamo certo che sia facile trovare il positivo in una situazione come questa, che mette tutti a dura prova nei diversi aspetti delle nostre vite… non è semplice nemmeno per noi… Ma siamo convinti che dobbiamo cercare di vivere questo tempo, così insolito e doloroso, come un’opportunità per riflettere su noi stessi e per apprezzare quello che abbiamo. RIFLETTERE e APPREZZARE, due azioni queste che la quotidianità frenetica e del “tutto e subito” ci ha fatto dimenticare… Ci dobbiamo per lo meno provare… Dobbiamo provare a mettere un po’ da parte il nostro IO, a volte “troppo ingombrante” ( per citare una preghiera di San Tommaso Moro) per trovare la via verso una nuova solidarietà …. E, forse chissà che da questo lockdown generale, e dagli orizzonti ancora troppo annebbiati, possa uscire davvero qualcosa di buono!